Al Bio Sicily, protagonista assoluto il limone biologico siciliano
Successo a Bagheria per la prima edizione del Bio in Sicily (3-4 ottobre 2020), la 2 giorni organizzata dall'associazione "La Piana d'Oro", dalla Condotta Slow Food di Bagheria, dal Gal "Metropoli Est" e dall'A.P.O. Sicilia (Associazione Produttori Agrumicoli ed Ortofrutticoli).
Nella splendida cornice di Villa Palagonia si è parlato del futuro dell’agrume siciliano più famoso al mondo.
Durante il forum "Strategie di marketing e prospettive di commercializzazione del limone di Sicilia", sono emerse tantissime novità e nuove aspettative per questo frutto che negli ultimi anni ha avuto una forte accelerazione in termini di produzione, innovazione e commercializzazione, con un graduale ritorno alle grandi coltivazioni, che ha favorito anche l'industria di trasformazione agrumaria.
Oggi nella terra degli agrumi per eccellenza, il limone siciliano risulta tra i più ricercati, soprattutto grazie alla cultivar più diffusa a livello nazionale, soprattutto in Sicilia e in Calabria, rappresentata dal Limone Femminello che da solo copre quasi il 70% della produzione nazionale.
Tra i cultivar segnaliamo il Limone di Siracusa IGP, con oltre 150 produttori, interessante è anche la coltivazione del Limone Interdonato, un frutto invernale con un ritmo di accrescimento molto elevato e un periodo di maturazione molto precoce, che consente la sua immissione al consumo già da settembre, con una produzione di circa 330 ettari e con 70 dedicati al biologico.
Alle porte di Palermo e in particolare nella zona di Lascari, negli ultimi anni, è stata rivalutata la produzione del Limone Verdello, si raccoglie nella stagione calda e deriva da una particolare tecnica di coltivazione, che permette di forzare la pianta a fiorire e dare i frutti nel periodo da maggio a settembre, se ne producono circa 500 ton su 80 ettari di limoneti. Dalla buccia del limone verdello si estrae anche un olio essenziale utilizzato dall’industria di trasformazione che trova utilizzo nei settori alimentari, fragranze e cosmetica.
Una produzione, in particolare del limone biologico, che si arricchisce sempre più e che lascia ben sperare per il futuro e "Bio in Sicily ne è la conferma, una manifestazione che ha l'ambizione di diventare il primo evento di carattere regionale sulla biodiversità - ha detto il sindaco di Bagheria Filippo Tripoli - E' nostra intenzione continuare a lavorare mettendo insieme le risorse del pubblico e le competenze del privato, al fine di valorizzare e dare una nuova visione al nostro territorio, che può contare su ricettività, buona qualità della vita, promozione dei beni monumentali e dell'attività del terziario. Lavorando in sinergia con Regione e l’Area metropolitana di Palermo, sono certo - conclude il sindaco-che potremo ottenere il giusto rilancio". Tra gli obiettivi degli organizzatori la creazione del BioDistretto, un progetto che intende coinvolgere i comuni del comprensorio e le istituzioni.