STORIA
L’Arancia è un antico ibrido che ormai cresce come specie autonoma, la loro coltivazione, ebbe inizio intorno alla metà del III millennio a.C.. Originario tra Cina e India, è giunto in Europa con i marinai portoghesi nel XIV secolo e sviluppatosi nel mediterraneo grazie al clima mite, introdotto in Italia nel medioevo, intorno al 1450, le prime coltivazioni sono state in Liguria per poi concentrarsi in particolare in Sicilia e Calabria. In Sicilia alla fine del XIX secolo avviene l’esplosione dell’agrumicoltura che portò una radicale trasformazione del paesaggio, è proprio in quel periodo che iniziano le prime industrie di trasformazione per l’ottenimento di derivati agrumari, In poco tempo la Sicilia conquistò il primato nella produzione e nel commercio in tutto il mediterraneo.
NOTIZIE
Gli alberi sono caratterizzati da forma compatta, con foglie di media grandezza e picciuolo poco alato, i fiori sempre molto profumati, chiamate zàgare, dai fiori di arancio amaro, sin dall'ottocento, si estrae un'essenza fine destinata alla produzione di profumi, conosciuta con il nome "nerolì".
I semi nella polpa sono in genere assenti o in numero molto ridotto. La produzione complessiva di arance bionde è principalmente destinata al consumo fresco, solo il 20-30%è destinato all’industria di trasformazione.
Tra le varietà più conosciute, troviamo: Washington, Navel, Biondo comune, Valencia e Navelina, ognuna delle quali trova prosperità in diverse zone del meridione d’Italia con diverse destinazione di commercializzazione, in base alle loro caratteristiche intrinseche.